La fanfaluca bugia nelle fiabe - Venerdì Poesia

Nella letteratura fiabesca si narrano le avventure in una dimensione di fantasia che molti genitori interpretano come non veritiere e contenenti bugie e fanfaluche. Si dimostrano resistenti a raccontarle ai propri figli perché temono di raccontare loro delle bugie.

"Secondo certuni le fiabe non presentano quadri “veritieri” della vita, e quindi non sono sane. Essi non pensano che la “verità” nelle vita di un bambino può essere diversa da quella degli adulti. Non si rendono conto che le fiabe  non cercano di descrivere il mondo esterno e la “realtà”. Né riconoscono che nessun bambino sano di mente creda mai che queste fiabe descrivano il mondo in modo realistico.Certi genitori temono, raccontando ai loro figlioletti gli eventi fantastici contenuti nelle fiabe, di dir loro delle “bugie”.  La loro preoccupazione trova alimento nella domanda del bambino: “È vero?”  (cit. "Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe" di Bruno Bettelheim).

Ali Babà e i quaranta ladroni inizia con "in tempi antichi, in remote stagioni...",
"anticamente quando desiderare era ancora efficace..." così inizia il Re ranocchio.
Si comprende che la fiaba racconta di una realtà di un contenuto fantastico che arriva nel profondo dell'animo, il bambino che ha dimestichezza con le fiabe sa perfettamente che la storia si svolge nel "paese della fantasia" e certamente non in una realtà quotidiana reale.
Il vero problema del bambino non e' capire se e' vero, ma chi e' dalla parte del giusto e chi dalla parte del torto. Ed e' questo il valore intrinseco che incoraggia e stimola a superare conflitti, paure e difficoltà.
La fiaba offre la speranza al bambino che il desiderio - "regno" possa essere conquistato, ma non in modo semplice, sa che dovrà superare delle prove, delle difficoltà, verranno in aiuto delle forze magiche che gli consentiranno di superare gli ostacoli: questo riaccende la speranza  e la motivazione a cavarsela e riuscire nell'impresa!

Inoltre la fiaba insegna che occorre l'aiuto esterno degli altri, e che per accedervi bisogna accettare anche delle richieste.
La fiaba arricchisce in modo impareggiabile la fantasia di un bambino. Nessuna storia moderna può contribuire allo stesso modo allo sviluppo della fantasia e della certezza che le difficoltà si possano superare.

Ma nelle fiabe si raccontano bugie!?! Il re indiscusso si sa e' Pinocchio! Le sue bugie visive non possono passare inosservate, decisamente è quello più esposto di tutti. Il suo naso parla per lui.

Altri personaggi invece imparano a raccontare le bugie, per un buon fine, sono astuzie e furbizie che consentiranno di affrontare la difficoltà imminente, e' una questione di vita o di morte!

Hansel e Gretel con le bugie riescono a cavarsela facendo credere di non essere abbastanza grassi per essere mangiati dalla strega cattiva e ricordiamoci dei genitori stessi che nel momento di povertà  li avevano abbandonati  nel bosco con una scusa. La strega fin dall'inizio  cerca di ingannarli con la sua casetta di marzapane per indurli a fidarsi di lei. Una fiducia mal risposta a cui bisogna assolutamente contrapporsi con tutti i mezzi.

Il lupo di Cappuccetto Rosso e' un abile mentitore, si traveste da nonnina per papparsela e risponderà a tutte le sue domande con innocente solerzia.

Pure Pollicino ne racconta qualcuna: prima ruba gli stivali delle sette leghe all'orco, va dalla moglie e le racconta che l'orco è stato rapito da una banda di briganti che esigono immediatamente un riscatto.

Questo articolo sulla bugia nella fiaba partecipa all'iniziativa Venerdi Poesia della Community Love Poetry con la parola della settimana Fanfaluca.
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